Londra

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  1. *Emily*
     
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  2. NickDaftPunk
     
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    Dopo poco tempo arrivammo a Londra, proprio nel centro
    Ah, vedi che comodo eh? Natalia aveva ragione
    Dissi ai due compagni di viaggio.
    Dunque io direi di andare da quella parte
    Dissi orientandomi
    Nel negozio ci sono anche articoli maschili per te Andrew
    Specificai
    Andiamo
    Facendo attenzione al traffico e alle macchine, mi diressi verso sinistra.
    Girammo a lungo e comprammo questo mondo e quell'altro per una singola serata.
    *Assurdo!! Mio padre non lo deve sapere assolutamente!!!*
    Pensai guardando dentro le buste una volta fuori dal quindicesimo negozio dove avevamo acquistato.
    Andrew, tu ci vieni dal parrucchiere o no?
    Chiesi
     
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  3. *Emily*
     
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    Oh che bello lo shopping!E' stato così liberatorio!
    Esclamai trascinando le mie buste



    Mah...io vengo con voi...poi vediamo...^^
    Risposi ad Aurora sistemando la busta gigantesca che portavo in mano.
    Spero che a Gabriel piaccia quello che gli ho preso...
    Dissi tra me e me seguendo le due ragazze.
     
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  4. NickDaftPunk
     
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    Vi porto nel posto più IN di Londra ragazzi, ci vanno anche i VIP
    Precisai con una nota di fomento nella voce.
    Ci sono andata un paio di volte ed è fantastico
    Gesticolai ammirando la città anche nelle cose più piccole.
     
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  5. *Emily*
     
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    I vip???Che vip???
    Domandai eccitata all'idea mentre Andrew ci scorrazzava dietro felice.
    Ma non sarà costosissimo??
     
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  6. NickDaftPunk
     
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    Dipende da quello che chiedi, comunque di certo non te la cavi con cinquanta sterline né con cento per intenderci
    Dissi
    PERO', c'è sempre un però, mia madre è una assidua frequentatrice nonchè sua amica..sapete, per i sui servizi fotografici chiamano questo qui...quindi ci farà sicuramente acconciature a meno, se non gratis!
    Esclamai dopo il flash avuto.
     
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  7. *Emily*
     
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    Oooooooooh!!Che bello!!!Tua madre è proprio bella!
    Esclamai poi pensando ai capelli fatti stupendamente da un parruchiere dei vip.



    Tu avrai un sacco di vantagg, Aurora, quindi.
    Dissi
    Tutti i negozi dei grandi stilisti chiuderanno un occhio per te sul prezzo!
    Esclamai.
     
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  8. NickDaftPunk
     
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    Sorrisi
    Esatto
    Ero proprio soddisfatta
    Al contrario di Vicky
    Dissi senza pensarci, di getto.
     
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  9. *Emily*
     
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    Esattamente U.U
    Risposi con aria saccente.



    Oh andiamo ragazze...era così carina!Non potete avercela con lei solo perchè sta con David!ahahahah
    Risi di gusto.
    Scemo
    Mi rispose Rebecca.
    Continuai a ridere proprio per la sua risposta
     
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  10. NickDaftPunk
     
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    Alzai un sopracciglio infastidita dalle parole di Andrew, e per questo non parlai più finchè non finimmo addirittura dal parrucchiere che, come previsto, una appena riconosciutami, ci acconciò gratuitamente.
    Soddisfatta uscii dal negozio tutto neon colorato con gli altri due.
    Giusto in tempo. Se torniamo a casa possiamo sistemarci
    Commentai specchiandomi sulla vetrina e pensando ai trucchi che avevo comprato.
     
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  11. *Emily*
     
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    Ma sì va!Altrimenti tardiamo troppo!
    Dissi mentre ci dirigevamo alla fermata dell'autobus.
    Dai Andy!Datti un po' una mossa, su!
    Richiamai mio fratello che indugiava, il fanatico, davanti ad una vetrina specchiante.
     
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  12. NickDaftPunk
     
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    :Aurora:

    Fermi alla fermata dell'autobus, che non si attardò di molto nel passare, passò un gruppetto di ragazzi e ragazze.
    Ne adocchiai uno molto carino, ma non dissi niente.
    Lo seguii solo con lo sguardo finchè non voltò l'angolo.
    *Eppure io quello lì già l'ho visto*
    Pensai impallata, mentre Rebecca mi portava alla realtà facendomi notare l'autobus.
    Per tutto il viaggio cercai di ricordare chi fosse, ma niente.
    Comunque tornammo a casa.
    SPOILER (click to view)
    Chez David


    Edited by NickDaftPunk - 12/12/2010, 15:27
     
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  13. NickDaftPunk
     
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    MEZZOGIORNO IN PUNTO, BLUE BAR, BERKELEY HOTEL




    Diedi appuntamento ad Alyssa nel lussuoso albergo cinque stelle Berkeley. Il Lounge-bar completamente blu e azzurro era uno dei più famosi d’Europa per il suo design e per i suoi cocktail.
    Ma a me del bere non importava niente, ero lì solo ed esclusivamente per presentare il piano d’azione ad una Alyssa secondo me già convinta.
    Mi lasciai accompagnare da un ragazzo che stava all’entrata, e mi fece accomodare, su mia richiesta, ad un tavolo appartato. Mi sedetti ed ordinai un Truffle Martini: non era l’ideale a mezzogiorno, ma sembrava davvero triste non prendere niente. Attesi Alyssa che arrivò in orario. Il ragazzo la fece sedere al mio tavolo e sparì.


    SPOILER (click to view)

    Sono tutta orecchi
    Esordii una volta seduta e tolta la giacca insieme agli occhiali.
    Ero elettrizzata e non riuscivo a spiegarmi bene il perché, non vedevo l’ora di cominciare.



    Mi fa picere tutto questo entusiasmo, Alyssa. Sono contenta. Allora, non prendi niente?
    Le chiesi con calma vedendo il cameriere tornare, nonostante sapessi che stava morendo dalla voglia di ascoltarmi.



    Alzai frettolosamente lo sguardo sul cameriere e risposi subito
    Quello che ha preso lei, un…?
    E guardai Leah
    Truffle Martini
    Annuii insieme al cameriere che tornò poco dopo con i due cocktail.
    Lo gaurdai male, il bicchiere, e poi mi rivolsi a Leah
    Allora?



    Sorseggiai lentamente un po’ di Martini, poi riposai delicatamente il bicchiere sul tavolino di fronte a noi e, una volta accavallate le gambe e spostati i capelli dalla spalla con aria snob, risposi ad Alyssa.
    Dunque, si tratta di una proposta che probabilmente potrà sembrarti quasi indecente o improponibile. Ma io ci provo, d’altronde cos’ho da perdere? Questo è il mio piano per fare in modo che il tuo aiuto possa arrivarci. Oh, l’aiuto che dovrai darci te lo dirò una volta che avrai accettato sia ben chiaro. Allora, tu cara Alyssa valuterai quali sono i migliori mezzi di persuasione di cui disponi, fisici o retorici che siano. E con quelli dovrai persuadere il Ministro e fargli cambiare idea sul mondo babbano. In poche parole, dovrai convertirlo alla nostra scuola di pensiero. Ma per te non dovrebbe essere tanto un problema, no?
    Le domandai



    Era un compito difficile, questo dovetti ammetterlo a me stessa. Ma il tono con cui me lo disse, quella sorta di ironia e scetticismo nei miei confronti, mi portarono ad eliminare ogni dubbio
    Ok ci sto. E io che cosa ci guadagno?
    Domandai bruscamente. Forse era una decisione affrettata, ma ormai era andata.



    Sorrisi divertita per la sua risposta
    So che la tua carriera è praticamente l’unica cosa per cui vivi, o sbaglio? Bene, benissimo. Secondo i miei precisi calcoli che ho elaborato strada facendo, e fidati, sono giusti al cento per cento,c’è il 99,9% di possibilità che il Ministro, se tu ti offrirai, ti concederà alte cariche. So che è brutta la parola “offrirsi”, ma cara Alyssa, lo sai bene da te che non si può raggiungere sempre tutto con i metodi tradizionali………Allora, che fai, accetti definitivamente? Guarda che non si può tornare indietro poi.
    Dissi con fare tronfio



    Perché tirarsi indietro proprio adesso? I calcoli di Leah non li mettevo in discussione, no, certo che no, anzi. E per di più la posta in gioco era piuttosto alta. La carriera era l’unica cosa che mi faceva sentire realizzata una volta tornata a casa. I successi che avevo ottenuto fin qui li avevo ottenuti sempre per merito personale, non mi ero mai spinta a cose simili sebbene l’ultima promozione fosse stata un po’ “diversa”.
    Infatti ero già stata candidata ad essere Segretaria del Ministro, poi la mia relazione con esso era cominciata, ma solo dopo la mia candidatura da parte del mio ex Capo Ufficio.
    Ero più che consapevole del fatto che a volte il corpo poteva tornare utile nella vita.
    Sì, accetto. Mi metterò all’opera il prima possibile.



    Ero al culmine della soddisfazione
    E brava Alyssa, vedo che sei intelligente davvero. Sono davvero felice della tua risposta, non immagini quanto. E adesso, brindiamo alla nuova cooperazione!
    Esclamai.
    Trascorsi un altro paio d’ore con Alyssa, a parlare del piano e ad architettarlo, ma soprattutto a come ci saremmo messe in contatto. La posta non era controllata, e quindi poteva tranquillamente scrivermi: ovviamente non con la carta del Ministero.
    Lasciai Londra con una piacevole sensazione indosso: avevo compiuto un enorme passo da gigante quella mattinata, ero sicura che anche gli altri ne sarebbero stati entusiasti.
    Mi materializzai ad Hogsmeade e poi a piedi raggiunsi Hogwarts per le tre, rientrando ,nel mio piccolo, trionfalmente in Sala Grande, sperando di incontrare i miei fidati compagni.
    SPOILER (click to view)
    Hogwarts, Sala Grande

     
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  14. *Emily*
     
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    16h30 - Gordon's Wine bar, 47 Villiers Street

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    Stretto nella mia giacca di pelle, a passi rapidi entrai nel locale che recava l'insegna del vecchissimo bar presente a Londra dal 1890. Mi guardai attorno, esitando un istante sugli scalini, e aprii la porta guardando alla mia sinistra un gruppo di barboni ubriachi.
    Il locale era piacevolmente caldo e il bancone gremito di uomini disoccupati e poco vogliosi di chiudersi nelle case a sentire le proprie mogli che li incitavano a cercare un lavoro. Mi diressi al primo tavolo da tre e incrociai le braccia conserte sulla lucida superficie legnosa, aspettando la coppia di poliziotti che avevano espressamente richiesto di incontrarmi per dei sospetti che avevano sui quei due delinquenti che tenevo sotto stretta osservazione: Gilbert Greengrass e Emory Nott. Non sapendo come fossero fatti fisicamente, mi guardai attorno cercando di riconoscerli.
    Poco dopo allontanai il barista che era venuto a chiedermi se volessi prendere qualcosa da bere.

    Edited by Interstella´ - 13/3/2011, 23:02
     
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  15. NickDaftPunk
     
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    SPOILER (click to view)


    Fermo sul marciapiede controllai di nuovo l'indirizzo del locale sul foglietto datomi in ufficio. Rilessi anche il numero di telefono di Miller anche se non era necessario, dopodichè senza riporre il pezzo di carta nel cappotto, mi guardai intorno alla ricerca dell'insegna del locale.
    La trovai poco più in là. Guardai l'ora, ed ero in perfetto orario. Così avanzai deciso.
    Qundo aprii la porta mi prese un leggero colpo, non conoscendo di volto questo Miller. Mi sstramaledii per non aver richiesto una sua foto.
    Mi guardai attorno alla ricerca di qualche indizio, ma non notai nemmeno il collega Strahm.
     
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380 replies since 6/2/2010, 18:20   1662 views
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